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La Piramide Cestia

La piramide Cestia fu costruita tra il 18 e il 12 a.C. per volere di Caio Cestio detto Epulone, sacerdote del collegio preposto ad organizzare i banchetti per gli dei che avvenivano annualmente nel Foro o sulla sommità del Campidoglio, come sua maestosa sepoltura.

Il fascino che l’Egitto in quel periodo destava nella classe aristocratica romana si può chiaramente apprezzare nella forma della tomba.
Per secoli troneggiò in posizione isolata sull’antica Via Ostiense, fino al 270 d.C quando fu inglobata nelle mura difensive della città erette dall’imperatore Aureliano.
La sua struttura piramidale è alta circa 36 metri ed è rivestita di blocchi di marmo bianco mentre all’interno vi è una camera sepolcrale in mattoni.
Nella parte esterna del monumento vi sono due incisioni una sul lato orientale che indica il tempo impiegato per la costruzione, 330 giorni a partire dalla sua morte come indicato da Caio Cestio nella disposizione testamentaria mentre nel lato occidentale si indica il nome e i titoli del defunto.
Le incisioni esterne erano molto importanti poiché per i Romani, i defunti non erano tali se c’era qualcuno che li ricordasse e questo accadeva alle persone che passando nei pressi della piramide leggevano le iscrizioni sulle facciate esterne mantenendo sempre viva la memoria.

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