TEATRI DI VETRO GARBATELLA
Festival delle arti sceniche contemporanee | VI° edizione
TEATRI DI VETRO
17 - 26 maggio 2012Palladium
orari vari
€ 5
Teatri di Vetro è luogo di ricezione e visibilità delle realtà e dei progetti più interessanti della scena contemporanea nazionale. Programma attraverso il lavoro costante di relazione con gli artisti, sostenendone i percorsi creativi e attraverso l’ avviso pubblico, fotografando il paesaggio delle arti sceniche contemporanee.
La mappa del festival include teatri e spazi urbani, cortili e strade del quartiere, interagisce con gli abitanti e le comunità, coinvolge un pubblico ampio e differenziato e si restituisce alla città come un’occasione e un’esperienza di pratiche e pensiero.
Per l’anno 2012, il triangolo scaleno teatro/Teatri di Vetro è partner associato di ANTICORPI XL, primo network indipendente italiano dedicato alla giovane danza d’autore che coinvolge attualmente 19 operatori di 13 Regioni.
Nasce inoltre la sezione ARTI sceniche in video dedicata ad artisti e compagnie professionali del territorio nazionale che hanno scelto il linguaggio della videodanza e del videoteatro come forma espressiva.
Non arrendersi all’assenza di senso. Non vagare tra spettri. Pensare che il desiderio è un’azione concreta. Così TDV si fa progetto, non più solo festival. Assalta ai limiti che tempi asincroni con i processi vorrebbero imporci. Si forza e si dilata, si fa eccedente. Pensa e progetta in rete. Fa spazio per i pensieri degli artisti sulla scena, per le elaborazioni teoriche che si sono fatte corpo, per il pensiero di chi la scena la crea. E in dieci giorni programma opere e creature che si incarnano nell’ipertensione fisica e intellettuale, che guardano ai padri e li tradiscono, che affrontano faccia a faccia la propria incompletezza e vivono nella tensione con la propria impotenza. Così pensiamo che TDV riesca a conservare il rumore di tutti coloro che non programma, confidando nell’eccesso e nella sua capacità di ricomprendere.
Progettare, ora più che mai, è un assalto ai limiti, ai propri innanzitutto.
Ma il teatro che verrà avrà le nostre sembianze. Dobbiamo progettarci per essere all’altezza dei nostri desideri e delle nostre aspirazioni, cercando la nostra necessità, non più i nostri sogni.
Roberta Nicolai
...vogliamo ringraziare tutte quelle compagnie e quegli artisti che in tempi di crisi, malgrado la crisi e soprattutto dando l'assalto alla crisi, sono convinti che i processi di produzione artistica non hanno limiti,
di spazio, di tempo di luogo, politici, economici, sociali, culturali, poetici, filosofici, antropologici, architettonici...
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